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La visita alla Scuola di Mosaico di Spilimbergo (Pordenone), seguita dal Repas Amical al ristorante La Torre
ARTE MUSIVA E ARTE CULINARIA
È stato un Repas Amical all’insegna dell’arte quello organizzato dai Rôtisseurs friulani nel mese di febbraio, i quali si sono ritrovati al ristorante La Torre, nell’evocativa cornice del Castello di Spilimbergo (Pordenone), dopo la visita alla locale Scuola di Mosaico, centro di formazione di fama mondiale.
Accolti dal Professionnel Marco Talamini e dal sommelier Massimo Botter, Dames et Chevaliers hanno degustato un menu coinvolgente, che ha saputo raccontare il territorio con raffinata eleganza.
La creatività dello chef Talamini – formatosi al fianco di nomi del calibro di Claudio Sadler –, unita alla grande cura che egli riserva alla preparazione dei suoi piatti, ha regalato ai Confrères un suggestivo percorso sensoriale. Profumi, gusti e consistenze hanno deliziato i commensali combinandosi in portate dall’equilibrio perfetto. Nella Tenerezza croccante di lingua di bovino, salsa verde e purea di broccoli, Talamini ha giocato sapientemente con le cotture, regalando a un ingrediente povero un ampio spettro di sensazioni tattili e gustative. Inebriante, poi, il profumo del pepe rosa nell’Orzotto mantecato al formaggio di malga, pane croccante e riduzione di Refosco. Vero cibo per l’anima, infine, il succulento Guancialetto di vitello, capace di riscaldare anche una fredda giornata d’inverno con i suoi richiami alla cucina di un tempo.
Una riflessione speciale la meritano anche i vini di Devan Sancin, serviti in accompagnamento al menu. La versione ferma della Glera che quest’azienda propone è un tributo all’antichissimo vitigno locale, noto fin dai tempi di Plinio, ma che ha acquistato fama mondiale nella sua versione spumantizzata. Sancin, forte delle sue vecchie viti sparse nei dintorni di Trieste, con questa etichetta ha voluto creare un vino complesso ed elegante, dove i sentori floreali e fruttati, tipici di questa varietà a bacca bianca, si fondono con una peculiare mineralità identificativa del territorio. Una bottiglia così simbolica che anche lo scrittore tedesco Veit Heinichen – triestino d’adozione – l’ha citata nel suo libro Danza Macabra.
Flavia Virilli, Vice-Chargée de Presse
VITA DEI BAILLIAGES UDINE / FRIULI VENEZIA GIULIA
Aperitivo di Benvenuto
Stuzzichini, serviti in piedi, con bollicine
Antipasto
Tenerezza croccante di lingua di bovino, salsa verde e purea di broccoli
Primo
Orzotto mantecato al formaggio di malga, pane croccante, pepe rosa e riduzione di Refosco
Secondo
Guancialetto di vitello glassato al vino rosso con purea di sedano rapa e foglie di polenta
Dessert
Tarte tatin di mele con gelato alla vaniglia
Vini
Applause Collavini
Glera Sancin 2016
Merlot Sancin 2015
Ramandolo Berra 2011
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